
La seconda serata ha visto tra il pubblico presente una bella rappresentanza di “addetti ai lavori” e grazie alla loro presenza la riflessione sul ruolo dell’allenatore si è articolata con un bel confronto diretto. La dott.ssa Tonelli, che anche per questo incontro ha preparato una serie di stimoli, ci ha condotto nel cuore della questione: la relazione, i reciproci ruoli, le aspettative di ognuno.
Molto bello vedere che il confronto che si è sviluppato in sala tra i genitori presenti e i rappresentanti degli allenatori si è svolto senza grosse difficoltà, senza attriti e rivalità: si parte da punti di vista e ruoli diversi ma in questa occasione non è stato difficile riconoscere il ruolo e la competenza dell’altro.
Come se il “terreno neutro” dell’aula magna della scuola e la presenza di un “arbitro super partes” (la conduttrice dott.ssa Tonelli non me ne abbia se l’ho vista anche in questo ruolo…) siano stati garanti della possibilità di un confronto leale: nessuno ha nascosto di aver avuto difficoltà di relazione, comunicazione, riconoscimento (e rispetto) dei ruoli in palestra o sul campo ma qui se ne è potuto parlare, davvero, con l’obiettivo comune e condiviso del benessere dei nostri figli.
E’ stata fatta una fotografia del “bravo allenatore”, quante caratteristiche deve avere:doti tecniche specifiche della disciplina, ma anche di comunicazione efficace, di problem solving, di decision making, di senso critico, di gestione dello stress e delle emozioni, di relazione e soprattutto deve avere anche un buon livello di autostima!!
Forse non è sempre facile definire il confine entro cui stare: a quanto pare “l’invasione di campo” è una tentazione forte…quando ci sono di mezzo i figli o forse quando pensiamo di fare il bene per loro ma in fondo in fondo stiamo cercando uno spazio di riconoscimento di noi stessi …
Il pensiero che mi porto a casa da questa serata è che tutte le situazioni possono avere una valenza positiva: mi è piaciuto molto riflettere sulla relazione come luogo del conflitto, non visto come annientamento dell’altro ma come possibilità di crescita reciproca.
Seconda serata caratterizzata dalla grande professionalità da parte delle relatrici di Psicosport, dalla perfetta organizzazione degli amici dell'Associazione Tangram e dalla presenza di un pubblico di addetti ai lavori e genitori decisamente qualificato. Tutti impegnati, pur rivestendo incarichi di differente tenore, a fare chiarezza sulle dinamiche intercorrenti fra i diversi ruoli in campo nella pratica dello sport giovanile. Domande curiose e a raffica hanno trovato puntuali risposte nella chiara esposizione della relatrice. Davvero tematiche molto interessanti e coinvolgenti. Arrivederci alla prossima puntata!
RispondiEliminaPierluigi Mondani