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Resoconto della seconda serata

Chi suona stona: chi non sa suonare si diverte a criticare (Riccardo Muti)

La seconda serata ha visto tra il pubblico presente una bella rappresentanza di “addetti ai lavori” e grazie alla loro presenza la riflessione sul ruolo dell’allenatore si è articolata con un bel confronto diretto. La dott.ssa Tonelli, che anche per questo incontro ha preparato una serie di stimoli, ci ha condotto nel cuore della questione: la relazione, i reciproci ruoli, le aspettative di ognuno.

Molto bello vedere che il confronto che si è sviluppato in sala tra i genitori presenti e i rappresentanti degli allenatori si è svolto senza grosse difficoltà, senza attriti e rivalità: si parte da punti di vista e ruoli diversi ma in questa occasione non è stato difficile riconoscere il ruolo e la competenza dell’altro. 


Come se il “terreno neutro” dell’aula magna della scuola e la presenza di un “arbitro super partes” (la conduttrice dott.ssa Tonelli non me ne abbia se l’ho vista anche in questo ruolo…) siano stati garanti della possibilità di un confronto leale: nessuno ha nascosto di aver avuto difficoltà di relazione, comunicazione, riconoscimento (e rispetto) dei ruoli in palestra o sul campo ma qui se ne è potuto parlare, davvero, con l’obiettivo comune e condiviso del benessere dei nostri figli. 

E’ stata fatta una fotografia del “bravo allenatore”, quante caratteristiche deve avere:doti tecniche specifiche della disciplina, ma anche di comunicazione efficace, di problem solving, di decision making, di senso critico, di gestione dello stress e delle emozioni, di relazione e soprattutto deve avere anche un buon livello di autostima!!

Forse non è sempre facile definire il confine entro cui stare: a quanto pare “l’invasione di campo” è una tentazione forte…quando ci sono di mezzo i figli o forse quando pensiamo di fare il bene per loro ma in fondo in fondo stiamo cercando uno spazio di riconoscimento di noi stessi …

Il pensiero che mi porto a casa da questa serata è che tutte le situazioni possono avere una valenza positiva: mi è piaciuto molto riflettere sulla relazione come luogo del conflitto, non visto come annientamento dell’altro ma come possibilità di crescita reciproca.

1 commenti:

  1. Seconda serata caratterizzata dalla grande professionalità da parte delle relatrici di Psicosport, dalla perfetta organizzazione degli amici dell'Associazione Tangram e dalla presenza di un pubblico di addetti ai lavori e genitori decisamente qualificato. Tutti impegnati, pur rivestendo incarichi di differente tenore, a fare chiarezza sulle dinamiche intercorrenti fra i diversi ruoli in campo nella pratica dello sport giovanile. Domande curiose e a raffica hanno trovato puntuali risposte nella chiara esposizione della relatrice. Davvero tematiche molto interessanti e coinvolgenti. Arrivederci alla prossima puntata!

    Pierluigi Mondani

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